lunedì 31 gennaio 2011

Genosociogramma


Seminario formazione

 Genosociogramma/Genogramma

 Maura Saita Ravizza

 
 date da destinarsi

Presso l'associazione culturale Verba...Manent - Via Lessona, 46 – Torino
a due passi dal Parco della Pellerina
Metro: Rivoli, Bus: 2/13//29/32/65/71

Informazioni: 3409345394 – maura.saita@libero.it


Il genosociogramma é:

• Un albero genealogico commentato;
• Una rappresentazione grafica dei legami familiari;
• Un disegno che schematizza le grandi tappe del ciclo di vita della famiglia;
• Uno strumento indispensabile per l'analisi transgenerazionale del sistema famiglia.

OBIETTIVI DEL SEMINARIO

• Imparare l'utilizzo e la lettura dello strumento del genosociogramma. Apprendere a elaborare e interpretare un genosociogramma.
• La lettura del genosociogramma: imparare a reperire le sincronicità, i segreti, i non detti, i miti e i fantasmi familiari, le ripetizioni transgenerazionali, il bambino di sostituzione e quello di riparazione, le nevrosi di classe, la sindrome di anniversario, ecc.
• Approfondire le nozioni di trasmissione transgenerazionale; esplorare i miti familiari, i sistemi di valori e le credenze, le missioni legate al ruolo assegnato dalla famiglia (proiezioni e identificazioni), la bilancia dei conti e gli esclusi dal sistema.
• Riflettere sul simbolismo dei nomi come possibile pista d'investigazione dell'inconscio familiare e sul "progetto senso" legato alla nascita di ogni individuo. Comprendere la nozione di elaborazione del processo del lutto attraverso il genosociogramma.
• Integrare la necessità di un’investigazione approfondita del proprio romanzo familiare per sviluppare le proprie competenze. Approfondire le proprie motivazioni e gli obiettivi con un percorso il più possibile personalizzato.


PROGRAMMA


Il corso teorico-pratico propone una parte di teoria seguita da dimostrazioni pratiche di lavoro con il genosociogramma e prevede lo sviluppo dei seguenti punti:


1.  Trasmissione transgenerazionale inconscia, teorie:

• Freud e l'anima collettiva
• Jung inconscio collettivo, archetipi e sincronicità
• Cripta e fantasmi psichici - Nicolas Abraham e Maria Török
• Lealtà familiari - Ivan Boszormenyi-Nagy
• Sindrome d’anniversario - Anne Ancelin Schützenberger
• Il bambino di sostituzione
• Nevrosi di classe
• L’esclusione dal sistema familiare


2. Genosociogramma

•Cosa é un genosociogramma (storia, definizioni)
•Le convenzioni grafiche, le chiavi d'interpretazione.
•La lettura del genosociogramma.
•Linguaggio verbale e non verbale.
•Moreno e la nozione di frecce sociometriche

•Importanza del contesto storico, sociale e economico.

3. Pratica di lavoro con il genosociogramma

• Studio di casi particolari.
• Genosociogrammi dei partecipanti; qualcuno avrà l'occasione di fare il proprio genosociogramma davanti al gruppo. Questa modalità permette a tutti di comprendere e integrare tutte le tappe e le implicazioni dell'accompagnamento con questo strumento.
• Pratica di accompagnamento nella costruzione del genosociogramma, con particolare attenzione alla nozione di linguaggio non verbale.


LA PSICOGENEALOGIA

La psicogenealogia é un approccio sistemico familiare con delle forti connotazioni psicoanalitiche sviluppato negli anni '70 da Anne Ancelin Schützenberger. Secondo questo metodo, i traumi, i segreti, i conflitti vissuti drammaticamente, possono condizionare, per trasmissione transgenerazionale inconscia, i discendenti che possono
diventare portatori di disturbi e malattie come di comportamenti bizzarri e inesplicabili.

Gli obbiettivi della psicogenealogia sono :

«Parlare della propria vita e mostrare chiaramente la storia della famiglia attuale e di quella di origine mettendo in evidenza le relazioni tra le diverse persone che la compongono (…) Situarsi in una prospettiva transgenerazionale e mettersi alla ricerca delle proprie radici e della propria identità ;
Mettere in evidenza il processo di trasmissione transgenerazionale e i fenomeni di ripetizione transgenerazionale (...)
Comprendere gli effetti di un lutto non risolto, dei non detti, comprendere una situazione come quella del bambino di sostituzione o rimpiazzo (...)
Mettere in evidenza anche i diversi ruoli familiari, le regole sottintese per capire le modalità transazionali in gioco nella famiglia »
(Anne Acelin Shützenberger, Sindrome degli antenati)

Lo strumento principale di questo approccio é il genosociogramma.
Il genosociogramma permette di capire i sotto-intesi degli avvenimenti tragici; i drammi, gli incidenti, le patologie, i disordini amorosi, i disordini psichici, ecc.
Fa apparire chiaramente le informazioni legate al "progetto senso", cioé i desideri consci o inconsci che sono stati trasmessi al bambino che doveva nascere, permettendo cosi' di poter discernere tra quello che appartiene all'inconscio familiare e ciò che riguarda l'individuo nella sua autonomia e libertà.


BIBLIOGRAFIA ITALIANA

•Abraham Nicholas - Torok Maria, La scorza e il nocciolo;
•A. Ancelin Scützenberger, La sindrome degli antenati; Una Malattia Chiamata Genitori, Il piacere di vivere ;
•I. Boszormenyi-Nagy, G. Spark, Lealtà invisibili. La reciprocità nella terapia familiare intergenerazionale ;
•Rupert Sheldrake, La Mente Estesa; I poteri straordinari degli animali ;
•Carl Gustav Jung, Ricordi, sogni, riflessioni ;
•Sigmund Freud, Totem e tabù ;
•Doris Langlois, Lise Langlois, Psicogenealogia.
•Marie-Noëlle Maston-Lerat Psicogenealogia, relazione con il denaro e successo.

PER CHI

La formazione è adatta a tutti e non richiede prerequisiti. E`aperta sia a chi desidera utilizzare questo metodo per il proprio sviluppo personale sia a chi, essendo già un professionista nella relazione di aiuto, vuole imparare a usare il genosociogramma come strumento di lavoro.

MAURA SAITA RAVIZZA

Consulenze individuali di Psicogenealogia.
Psychothérapeute certificata presso l’Institut Européen de Psychologie Appliquée di Saint Laurent du Var (Nizza-Francia)
Formazione in Psicogenealogia presso Cathy Damiano ex allieva di Anne Ancelin Schützenberger.
Facilitatore in Psicogenealogia e Costellazioni Familiari secondo il metodo simboloimmaginale, certificazione riconosciuta da AISCOM Svizzera.
Docente di Analisi Transgenerazionale presso IEPA di Saint Laurent du Var (Nizza) e presso la scuola italo-svizzera di counseling Nonterapia (Bissone).


QUANDO

Sabato 19 e domenica 20 febbraio 2011

DOVE

Presso l'associazione culturale Verba...Manent Via Lessona, 46 – Torino
a due passi dal Parco della Pellerina
Metro: Rivoli, Bus: 2/13//29/32/65/71

Informazioni: 3409345394 – maura.saita@libero.it

INFORMAZIONI PRATICHE

La partecipazione alle attività presso la sede di via Lessona 46 prevede l’adesione all’Associazione Culturale Verba...Manent.
 L’associazione ed il tesseramento sono gratuiti.
Il corso è aperto a tutti, senza limiti di età, residenza, esperienza.

 Link :  
http://msaita-psy.net.over-blog.net/
http://www.psicogenealogia-costellazioni.it/
http://psicogenealogia.over-blog.it/
http://psicogenealogiacostellazionifamiliari.blogspot.com/

martedì 25 gennaio 2011

Psicogenealogia e costellazioni familiari in seduta individuale


Le costellazioni familiari sono un metodo che permette, tramite una "messa in scena" del sistema familiare, di affrontare e risolvere i conflitti, le sofferenze, i traumi e i problemi della famiglia su più generazioni.

Sono una pratica che generalmente si  svolge con un gruppo di almeno una decina di persone. La persona che vuole fare la sua costellazione racconta brevemente la ragione che la spinge a fare questo lavoro, gli obbiettivi che vorrebbe vedere realizzati e in seguito sceglie delle persone nel gruppo per rappresentare i vari personaggi della famiglia.

Poi accompagna queste persone una a una e le colloca nella stanza senza troppo pensare ma “sentendo” qual’è il loro giusto posto nello spazio fisico ed immaginario familiare che si viene a creare durante la seduta. 
Le persone sovente non sanno perché mettono, per esempio, un padre lontano da suo figlio o un antenato che “guarda” fuori dallo spazio sistemico familiare, ma questo primo posizionamento racconta, a chi é in grado di interpretarlo, molto dei rapporti all’interno del sistema famiglia.

La persona “sa”, o meglio il suo inconscio “sa”, quali sono i problemi e i nodi transgenerazionali e quali possono essere le eventuali soluzioni. Con l’aiuto di un esperto può già a questo punto formulare delle ipotesi che possono aiutare a dipanare la complessa matassa dei conflitti familiari.

Colui che rappresenta un familiare della persona che fa la costellazione posizionato in un certo modo in rapporto a altri rappresentanti vive sentimenti diversi che sono direttamente in rapporto alla sua dislocazione e al rapporto di vicinanza o lontananza che ha con gli altri individui del sistema che si viene a creare. 
Dunque tristezza per l’isolamento, angoscia per la solitudine o la troppa prossimità ad altri rappresentanti,  possono essere messi direttamente in relazione con la loro dislocazione spaziale che metaforicamente rappresenta il legame affettivo e/o conflittuale che li lega.

Nelle costellazioni di gruppo chi conduce fa parlare i rappresentanti delle emozioni che provano nelle posizioni in cui sono stati messi e  propone delle ipotesi di soluzione dei conflitti, riposizionando le persone e facendogli dire delle frasi utili a proporre all’inconscio le soluzioni necessarie.

Gli stessi principi possono essere applicati in seduta individuale : alcune persone hanno sentito parlare del lavoro con le costellazioni familiari e sarebbero tentate da questo approccio ma sono infastidite dall’idea di dovere parlare della propria famiglia davanti a degli estranei. Il detto popolare “i panni sporchi si lavano in casa”  illustra bene questa attitudine: per alcune persone parlare davanti a degli sconosciuti dei problemi dei membri della propria famiglia è vissuto come un vero e proprio tradimento. Altra cosa è parlarne con un esperto in seduta individuale, con una persona neutra che, come il medico, ha il dovere del silenzio e della discrezione.

Secondo la tecnica specifica a cui mi riferisco, anche nella seduta individuale saranno “posizionati” i vari membri della famiglia creando così un disegno del ruolo sistemico di ciascuno di loro. Inoltre sarà possibile che la persona si “metta al posto” di uno di questi membri e “senta” come gli stessi potevano sentirsi nel ruolo che la famiglia gli aveva attribuito. Sappiamo che gli individui sono legati tra di loro da una rete invisibile che determina fortemente i loro comportamenti, i loro limiti e le loro possibilità.1
Prendere coscienza “emozionalmente” del vissuto, delle difficoltà e dei traumi che ha subito un nostro antenato ci aiuta a comprendere il suo comportamento e ciò che ci ha trasmesso.
A Torino propongo un lavoro di psicogenealogia (albero psicogenealogico) in modo che la persona possa approfondire le sue difficoltà attuali e verifichi il loro rapporto con quelle degli antenati secondo il metodo di Anne Ancelin Schützenberger (Sindrome degli antenati, Di Renzo editore).

In seguito si può fare la costellazione su una parte dell’albero; spesso si tratta di “riparare” disfunzioni e problemi che ciascuno porta dentro di sé e che hanno origine nelle storie e nelle difficoltà che i nostri avi non hanno voluto o potuto risolvere. E`la mancata elaborazione di queste problematiche che le trasmettono compulsivamente da una generazione all'altra.
Fino a che qualcuno, prendendone coscienza, non rompe la catena.

1 a questo proposito, vedi nell'articolo: Dopo un secolo di psicanalisi la psicogenealogia, la teoria dei campi morfici ipotizzati da Rupert  Sheldrake


Maura Saita
via Gropello
10138 Torino
3409345394